La demenza è una sindrome che si caratterizza con un graduale deterioramento di varie funzioni: cognitiva, comportamentale, emozionale e sociale, è una delle patologie più diffuse tra gli anziani, legata proprio all’invecchiamento fisiologico.
Il primo sintomo che si manifesta è una ridotta capacità di concentrazione, legata spesso a perdita di memoria, il caso clinico più comune è quello dell’Alzheimer, sono milioni le persone che ne sono affette.
Oltre al trattamento farmacologico mirante a ritardare il deterioramento, si è rivelato molto utile ascoltare musica, in grado di stimolare quelle funzioni mentali che non sono ancora completamente deteriorate.
La musica esercita una valida azione nel migliorare il tono dell’umore ed aumentare il benessere emotivo attraverso la stimolazione delle emozioni, ma agisce positivamente anche sul comportamento, allevia l’agitazione, stimola la concentrazione e la lucidità, spesso gli anziani sono confusi, irritabili, depressi ed a volte aggressivi.
Ascoltarla richiama alla mente momenti vissuti per recuperare i ricordi, fa rivivere le emozioni che si sono provate, l’anziano si sentirà più vivo, ritrovando parti di se che erano state cancellate dalla malattia.
La musica stimola anche le attività motorie, specialmente coloro che sono impossibilitati a camminare, sentiranno la necessità di muovere il proprio corpo, anche solo battendo le mani, gesticolando o dondolandosi dolcemente.
Alcuni saranno stimolati ad accompagnare il ritmo con le parole, cantare aiuta la fonazione, migliora il respiro e la postura, grazie alle sollecitazioni musicali si tiene in costante esercizio la memoria.
Questa sarà maggiormente stimolata se si ascoltano delle canzoni popolari, ovvero quelle che non si dimenticano mai, magari legate all’età giovanile, se non addirittura alla loro infanzia.